Un viaggio caleidoscopico al Gucci Garden
Archetypes, lo spazio espositivo che racconta l'estetica della Maison fiorentina
Archetypes, una mostra multi-sensoriale immersiva che racconta l’estetica della Maison attraverso le sue immagini più iconiche degli ultimi sei anni.
Il Gucci Garden di Firenze è una tappa davvero immancabile per fashionisti e amanti dell’arte. In un susseguirsi di situazioni sorprendenti e installazioni artistiche immersive, Archetypes racconta il meglio delle campagne pubblicitarie del brand firmate da fotografi e registi del calibro di Martin Parr e Yorgos Lanthimos.
Lo spazio espositivo, realizzato in occasione dei 100 anni della Maison con il contributo della fashion curator Maria Luisa Frisa, è stato allestito all’interno del Palazzo della Mercanzia in piazza della Signoria che, al piano terra, ospita la scintillante boutique della Maison, il bookshop e la Gucci Osteria diretta da Massimo Bottura, mentre, negli spazi semi-interrati, ospita anche l’archivio privato Gucci.
La qualità si ricorda anche molto tempo dopo aver scordato il prezzo.
(Aldo Gucci)
La storia della Maison inizia nel 1921 quando Guccio Gucci, figlio di una famiglia di artigiani toscani, apre il suo primo negozio a Firenze diventando in breve tempo il punto di riferimento per una clientela d’élite internazionale. Una storia lunga più di cent’anni che ha visto la Maison vestire principesse e dive del cinema e affermarsi come uno dei maggiori players italiani nel fashion mondiale, grazie anche a direzioni indimenticabili come quella firmata Tom Ford negli anni Novanta.
L’arrivo di Alessandro Michele nel 2015, con il suo talento visionario e dirompente, segna un nuovo momento di svolta per il brand. Collezioni straordinarie si susseguono in passerella e Gucci incarna un nuovo spirito che unisce lusso e anti-conformismo, fashion e ribellione, ma soprattutto tanta creatività libera e ispirata. Il 2022 segna l’inizio di un nuovo capitolo con l’investitura di Sabato De Sarno, ex fashion director di Valentino con un trascorso importante in Prada e Dolce&Gabbana, a nuovo Direttore Creativo, aprendo la via a nuove storie da raccontare.
Il Gucci Garden è un viaggio caleidoscopico tra passerelle e città, personaggi surreali e situazioni di vita quotidiana dove il lusso è uno state-of-mind senza ordine cronologico che stimola ad abbandonaraci al flow di immagini e sensazioni. Dalle Hallucinations, che raccontano l’epica campagna SS 2018 dove modelli e modelle si trasformano in figure mitologiche, alla Parigi degli anni Sessanta ritratta nella campagna FW 2019, sino ad una Tokyo, abbagliante, magica e coloratissima con le sue sale da pachinko e i rumori fragorosi, scelta per la FW 2016.
Cambiando sala, ci si ritrova proiettati nella “festa del secolo”, un party sfavillante ambientato in una villa romana che celebra lo sfarzo e gli eccessi degli anni ’80 raccontati attraverso lo sguardo di Harmony Korine, regista e video-maker cult del mondo indie. E’ la campagna realizzata per la Gucci Cruise 2020, intitolata Come as you are RSVP che si accompagna a Rebellious Romantics, il ritratto di un gruppo di giovani pittoreschi che si rincorrono sullo sfondo di una Berlino brutalista fatta di treni gialli, architetture crudeli e sgargianti bagni dei nightclubs, mood della campagna SS 2016.
Si vola quindi a Detroit, sulle note delle sottoculture musicali nate alla fine degli anni Sessanta, per la Gucci Pre-Fall 2017, per ritrovarsi subito dopo a cavallo tra le strade assolate di Los Angeles guidati dallo sguardo di Yorgos Lanthimos, già regista di capolavori come The Lobster e La Favorita, a cui è stata affidata l’iconica campagna SS 2020. Infine, si atterra nel giardino fiorito di In Bloom, omaggio alla fragranza creata da Alessandro Michele per celebrare il femminile, metafora di uno spazio libero della mente dove si muovono tre star come l’attrice Dakota Johnson, l’artista e fotografa Petra Collins e la modella Hari Nef.
Splendide icone di diversità, come anche la modella newyorkese Dani Miller protagonista di Gucci Beauty Network, un finto canale TV che, attraverso l’inconfondibile occhio di Martin Parr, ribalta per l’ennesima volta canoni estetici e regole di bellezza. “Un viaggio che vale un viaggio”, il Gucci Garden, che con la sua poetica irriverente ci parla di libertà e di inclusione, di vita vissuta e di amore, di arte e bellezza in tutte le sue forme ed espressioni.
Gli incassi della mostra vengono devoluti per il restauro di opere d’arte della città.
Il segreto
Nel 1966 Rodolfo Gucci chiese all’illustratore italiano Vittorio Accornero, che già collaborava con la Maison, di disegnare un foulard a tema floreale dedicato Grace Kelly. Nasce così l’iconica stampa Flora, ancora in produzione, composta da 43 tipi di fiori, piante e insetti rappresentati utilizzando ben 37 colori. Accornero, artista, scenografo e scrittore, collaborò con Gucci fino al 1980 dando vita ad altri 80 indimenticabili disegni per i suoi foulard.
Info utili
Gucci Garden
Piazza della Signoria 10
50122 Firenze
Tel. +39 055 75927010
Ingresso: 8 euro