Il giardino incantato di Villa Bardini
La più bella vista su Firenze tra natura, arte e cultura
La cupola del Brunelleschi, il campanile di Giotto, la Torre di Palazzo Vecchio, Santa Croce e le colline fiorentine fanno parte del panorama straordinario che regala il belvedere di Villa Bardini, dimora storica del principe degli antiquari fiorentini immersa tra lecci secolari e nuvole di fiori.
Tra aprile e maggio, tempo delle straordinarie fioriture primaverili dei giardini fiorentini, in città c’è un luogo che diventa protagonista di scatti straordinari che immortalano una Firenze romantica e sognante. Parliamo di Villa Bardini e del suo giardino, parte dell’“European Garden Heritage Network”, la selezione dei più bei parchi da visitare in Europa, e del suo incredibile glicine in fiore che lascia senza fiato, incorniciando una delle viste più belle al mondo.
Riportata ai suoi antichi splendori nel 2006 grazie all’intervento della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron e di Fondazione CR Firenze, Villa Bardini è oggi una delle mete imperdibili durante un soggiorno in città. Un’oasi di pace nel verde dove passeggiare, riposarsi all’ombra dei lecci secolari o prendere un aperitivo panoramico romantico nella loggia con vista sulla cupola del Brunelleschi.
La più bella vista su Firenze ed i suoi gioielli incorniciata dalla nuvola viola di un glicine monumentale.
La Villa, che si trova nel quartiere di San Nicolò, venne costruita nella prima metà del Seicento su progetto dell’architetto Gherardo Silvani. Nell’Ottocento il parco venne trasformato in un giardino all’inglese con boschi, fontane e vialetti e il primo giardino anglo-cinese d’Italia, sino all’acquisto da parte di Stefano Bardini “principe degli antiquari fiorentini” di fine Ottocento di cui, a tutt’oggi, porta il nome. Bardini fece numerose personalizzazioni costruendo anche un viale per raggiungere la villa. Dopo la morte del figlio Ugo, suo unico erede, la villa e il suo magnifico parco diventarono un bosco incolto e abbandonato, visibile persino dal Lungarno.
Oggi, entrare a Villa Bardini è come passeggiare in secoli di storia, e quest’idea ha guidato anche il restauro degli spazi verdi, recuperando alcuni temi storici e introducendone di nuovi come il teatro verde o il celebre tunnel di glicine con l’imponente scalinata, che dal belvedere scende al giardino fiorito attraverso un dislivello di più di 100 metri, tra mosaici e fontane opera di Giulio Mozzi.
Stefano Bardini, in una lettera del tempo, descriveva il giardino della villa dividendolo in tre parti: un parco agricolo, che oggi ospita un bellissimo frutteto con varietà della tradizione toscana, un bosco all’inglese, dove si trovano la limonaia e la serra, ed una scalinata barocca, recuperata e impreziosita da muri di bosso e varietà floreali contemporanee. Tra queste si trovano anche 60 varietà di ortensie, sicuramente la maggiore collezione della città.
Ogni anno sulla pagina Instagram di Villa Bardini viene lanciato un contest a tema che vede protagonista proprio il suo iconico glicine e che coinvolge appassionati da tutto il mondo pronti a scattare la foto migliore per vederla poi pubblicata proprio sulla pagina ufficiale. Qui è possibile anche rimanere aggiornati sui tanti eventi artistici e culturali che animano la Villa, il Museo Roberto Capucci e il Museo Annigoni, sempre al suo interno.
All’interno della proprietà si trova anche un ristorante e un incantevole caffè panoramico proprio sul belvedere.
Il segreto
Personaggio di spicco dell’Ottocento fiorentino, collezionista e amante dell’arte, Stefano Bardini lasciò un’ingente eredità alla città. Pare che la sua immensa fortuna sia iniziata dalla vendita di un tappeto persiano del XVI secolo, oggi conosciuto come il “Boston Hunting Carpet”, rivenduto per una cifra davvero elevata per quegli anni.
Info utili
Villa Bardini
Costa San Giorgio 2
50125 Firenze
Tel. +39 055 294883
Aperto tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 19 (ultimo ingresso ore 18, chiuso ogni primo e ultimo lunedì del mese)
Intero: 10 euro
Ridotto: 5 euro