Paesaggi che sembrano dipinti, magnifiche città d’arte e borghi romantici sono le scenografie, già di per sé perfette, per uno stile inconfondibile e capace di riflettere l’anima di un territorio straordinario in cui natura, arte e storia si intrecciano indissolubilmente.

“Toscana” è da sempre sinonimo di “stile”, che s’intenda un’incantevole qualità della vita o, altrettanto, quel particolare gusto che rende davvero irresistibili le sue dimore. Dai classici casali, quintessenza dell’eleganza country chic, alle dimore di charme, dove convivono magnificamente pezzi artigianali e design contemporaneo, sino ai palazzi nobiliari che raccontano i fasti d’epoche passate ammiccando alla modernità più socialite.

Chi dice Toscana dice in primis pareti in pietra a vista. Questa tradizione costruttiva risale al Cinquecento quando le campagne vengono colonizzate e nascono i primi poderi. Nel Novecento si spopolano a causa dell’urbanizzazione e vengono poi riscoperte nella seconda metà del secolo dando il via ad un ingente recupero architettonico degli edifici originali.

Così, le tradizionali pareti in pietra “povera” si trasformano in una delle principali cifre stilistiche dello stile toscano quasi sempre accompagnate da soffitti travati, spesso in legno di quercia, olmo e castagno, e a romantici dettagli in ferro battuto.

Lo stile toscano include senza dubbio anche un ampio utilizzo di marmo, pregiato materiale di cui la Toscana vanta cave importanti soprattutto nella zona di Pietrasanta. Oltre a dare vita a opere scultoree straordinarie, esso viene declinano in manufatti domestici, come le cucine di campagna, o in elaborate ed eleganti creazioni come pavimenti e pareti intarsiate che spesso richiamano i capolavori rinascimentali di Firenze.

Da sempre terra d’artigianato sopraffino, la Toscana vanta produzioni davvero eccezionali a partire dalle lavorazioni del legno, con una tradizione che affonda le sue radici nella storia. A partire dal 1290, infatti, nell’Archivio di Stato di Firenze di trovano le prime notizie sulla corporazione dei Legnaiuoli, mastri artigiani dediti alla costruzione, tornitura e intarsio di questo materiale versatile e straordinario.

Basti pensare, ad esempio, ai bellissimi tavoli in noce massiccio che dominano le grandi sale da pranzo e i déhor delle dimore di campagna, invitando alle domeniche di sole, ai pranzi in compagnia degli amici o alle ricorrenze in famiglia, o alle cornici e alle specchiere che abbelliscono le pareti antiche tutt’oggi realizzate nei tanti laboratori artigianali disseminati sul territorio.

Un’altra caratteristica che definisce lo stile toscano sono senza subbio i pavimenti in pietra o in cotto. Alcuni dei più pregiati provengono dall’Impruneta, un paesino vicino a Firenze, e si distinguono per una particolare tonalità di rosso intenso capace di riscaldare qualsiasi ambiente.

Come dimenticare infine le meravigliose terrecotte, gli orci e le anfore che abbelliscono i cortili fioriti donando uno charme unico ad ogni angolo? Originariamente utilizzati per conservare l’olio, “L’oro verde della Toscana”, il vino e il frumento, dal 1600 iniziano ad essere utilizzati nelle dimore nobiliari senesi e fiorentine.

A Petroio, pittoresco borgo tra la Val di Chiana e la Val d’Orcia soprannominato “la capitale della terracotta”, è possibile visitare il Museo della Terracotta per scoprire una storia che affonda le sue radici addirittura in epoca etrusca.

Oltre alla lavorazione delle terrecotte, la Toscana è celebre per una produzione sopraffina di ceramiche, maioliche e porcellane, tra cui quelle di Montelupo e Sesto Fiorentino dove nel 1735 nacque anche la celebre Manifattura Ginori, conosciuta in tutto il mondo come Richard Ginori, ad opera del marchese Carlo Ginori.

Un’azienda straordinaria che, grazie ad un visionario spirito creativo e a direzioni artistiche illustri, a partire da quella di Gio Ponti nel 1923, è ancora oggi un simbolo dell’eccellenza artigianale toscana.

Il segreto

L’Impruneta è una delle zone produttive dove da centinaia di anni vengono realizzati i più svariati oggetti in terracotta, da vasi a sculture, come quelle di Andrea della Robbia presenti in svariate ville medicee, e persino le tegole della cupola del Duomo di Firenze.