Con una veduta magnifica su Montepulciano e sulla Valdichiana, ritratta anche nel “volo d’uccello” di Da Vinci, la Cantina Salcheto, con il ristorante a Km 0, l’enoteca e 6 poetiche suites, è un mondo speciale dove avanguardia, cultura e sostenibilità si sposano in nome della Natura.
Immersa tra orti e rigogliosi vigneti di Sangiovese, la Cantina Salcheto è un esempio di avanguardia con una produzione vinicola biologica e biodinamica davvero pionieristica che affonda le sue radici negli anni Novanta, quando Michele Manelli si innamora di questo luogo senza tempo e decide di trasformarlo da fattoria multi-colturale a innovativa tenuta vinicola.
Appassionato d’arte e di cultura, e sensibile ai temi ambientali fin da bambino, Michele ha creato una realtà modello di efficienza in ogni suo aspetto in cui convivono una scenografica cantina “off-grid” integrata con il paesaggio, il ristorante Indigeno specializzato in wild food e foraging e la Winehouse con originali vasche riscaldate a legna, a disposizione degli ospiti tutto l’anno.
Fin da bambino sognavo di poter fare qualcosa per il nostro bellissimo pianeta, di dare il mio contributo attraverso un nuovo modo di fare impresa.
(Michele Manelli, titolare)
Il progetto architettonico della cantina, cuore pulsante della tenuta, è un esempio virtuoso di perfetta sinergia con l’ambiente circostante grazie, per esempio, al verde verticale che abbraccia la struttura circolare integrandola con il paesaggio, alle lampade a specchio che massimizzano l’uso della luce naturale e ai vari sistemi di recupero per l’autonomia energetica.
Durante la bella stagione, si può sostare nella grande terrazza panoramica sul rooftop della cantina per assaporare una degustazione di vini o partecipare ai tanti eventi organizzati nelle serate estive.
E se avete voglia di fermarvi in questo paradiso, la tenuta ospita anche la Salcheto Winehouse: 6 suites situate nell’antico podere del 1200 al centro della proprietà. Il decor delle camere è stato affidato alla sensibilità di Elisa Cavani di Manoteca, laboratorio di “re-design” di Bologna, che con i suoi pezzi unici ha dato vita ad ambienti luminosi ed accoglienti basati su materiali di recupero come il legno chiaro ed il ferro e complementi tessili in cotone e lino naturali.
A disposizione degli ospiti, anche due vasche esterne riscaldate a legna che offrono una vista panoramica davvero mozzafiato sul vecchio borgo di Montepulciano, per vivere un’esperienza di autentica immersione nella natura e nella bellezza di queste zone, magari sorseggiando un calice di buon vino.
La produzione di Salcheto parte dal classico Sangiovese, sovrano del territorio, e negli ultimi 10 anni si è evoluta in un’ottica di grande innovazione. Dal Nobile Vecchie Viti, ottenuto dalle viti più antiche e importanti, al Salco, dalla Riserva, vinificata secondo il metodo del “Governo Toscano”, al Nobile e al Chianti, la varietà di rossi del Salcheto è oggi davvero ampia. A questi si aggiunge l’Obvius Bianco, ottenuto da Trebbiano e Vermentino, il Rosato, un blend di Sangiovese al 90%, il Giallo Oro, un sauternes originale, e il Rosso, ottenuti da sola uva (senza aggiunta di solfiti, tannini, lieviti o quant’altro) per un’esperienza “tutto frutto”.
Nella produzione spiccano anche delle edizioni speciali, come Tempo realizzata in collaborazione con il regista (e appassionato musicista) Michel Gondry che, dopo aver diretto videoclip per artisti come Bijork, Lenny Kravitz, Daft Punk, White Stripes e film come “Eternal Sunshine of the Spotless Mind” (in Italiano “Se mi lasci ti cancello”), ha prestato la sua mano per la realizzazione delle bellissime etichette, già diventate dei collectibles.
Il nome Salcheto richiama quello del ruscello che nasce ai piedi di Montepulciano e delimita la tenuta. Sulle sue sponde la pianta del salice, chiamata appunto “salco” in antico toscano, cresceva rigogliosa e i suoi rami erano utilizzati per legare le viti. Oggi viene coltivata per creare biomasse utili all’autonomia energetica della tenuta ed è diventata anche il logo dell’azienda riportato sul packaging e sulle etichette, disegnate insieme all’artista e amico Marco Molinelli, mentre a Daniel Zezelji è stata affidata l’immagine del Salco, con le mani che rappresentano le due cru dell’omonima vigna.
All’interno della cantina, il ristorante Indigeno concretizza la filosofia di Salcheto in deliziose ricette che utilizzano esclusivamente prodotti della tenuta e del territorio circostante. Dalle verdure dell’orto alla carne di oca, dalla cacciagione al pane fatto in casa sino al pesce del lago di Montepulciano che, insieme a quello di Chiusi, da’ vita ai “chiari”, ovvero i laghi della Valdichiana, disegnati già da Leonardo Da Vinci nella celebre mappa della zona, chiamata “volo d’uccello”, per definire la prospettiva zenitale utilizzata nella rappresentazione.
Un mondo ricco di esperienze, quello del Salcheto, dove l’assaggio di un vino eccellente si fa cultura e conoscenza della vera storia di un territorio magnifico e pieno di aneddoti tutti da scoprire.
Il segreto
Tra le vigne della tenuta Salcheto è stato realizzato un vero e proprio museo a cielo aperto. Un percorso di circa 45 minuti, da svolgere a piedi, costituito da 5 stazioni che regalano diversi approfondimenti su temi storico-naturalistici. Dall’evoluzione della Valdichiana alla biodiversità, con due Insect Hotel dedicati alle specie autoctone, sino alla storia delle viti e agli studi di Leonardo Da Vinci che sono stati determinanti per le bonifiche e i progetti di ingegneria civile che hanno coinvolto il territorio, trasformandolo da zona paludosa a ricca zona agricola.
Info utili
Cantina Salcheto
Via di Villa Bianca 15
53045 Montepulciano, Siena
Tel. +39 0578 799031
Degustazioni con visita alla cantina: a partire da 25 euro
Suites: a partire da 130 euro a notte.