A Greve in Chianti, lo storico paese dove si sposò Vittorio Emanuele II, l’Antica Macelleria Falorni, bottega e bistrò, è una vera istituzione che, attraverso le sue tante anime e le sue prelibatezze, racconta secoli di storia di queste zone straordinarie.
Ci sono luoghi che sopravvivono al tempo attraversando intere generazioni e diventando così testimoni dei più fervidi accadimenti. Nel cuore del Chianti classico, troviamo una di queste preziose finestre sul passato che, dietro la sua veste vivace e godereccia, racchiude un pezzo importante della storia di queste terre e se ne fa custode amorevole.
L’Antica Macelleria Falorni non è solo una bottega con bistrò dove trovare e degustare i migliori prodotti toscani che vengono prenotati di anno in anno da ristoranti stellati e reali di mezzo mondo. Essa, infatti, racchiude anche un universo dedicato all’eccellenza composto da un’enoteca di oltre 1000 referenze, per la maggior parte toscane, e da un museo dedicato al vino e all’arte contadina.
Come ci racconta Stefano Bencistà Falorni, guida d’eccezione e anima, insieme al fratello Lorenzo, di tutta l’attività imprenditoriale che gravita intorno alla bottega, la sua famiglia vive a Greve in Chianti dal 1480. In queste terre, dalla fine del Trecento, inizia la storia del vino grazie ad un’intensa attività agricola che coinvolge praticamente tutto il paese, come testimoniato dall’affascinante museo, visitabile su prenotazione, che raccoglie 200 anni di arnesi, botti e oggetti antichi.
Nel 1780 la famiglia Falorni dà il via all’attività di macelleria e somministrazione, con un’osteria dove vengono serviti Sangiovese e Chianti classico. Nel 1806 acquistano lo stabile dove si trova tutt’ora la bottega e i fondi circostanti, sotto i quali si celano le straordinarie grotte del Quattrocento che, ancora oggi, conservano prosciutti e pecorini.
Entrare all’Antica Macelleria Falorni è come fare un giro sulla giostra delle prelibatezze. Salumi che ricoprono i soffitti come vere installazioni artistiche, ceste colme di prodotti tipici, spezie e rarità quali i salumi di Cinta senese, di cinghiale, al tartufo o i prosciutti sotto cenere. La discesa nelle grotte antiche è un’emozione, qui si respira la storia dei secoli passati, complici i tanti aneddoti che le riguardano e che potrete scoprire chiedendo al personale.
Nella bottega, spicca una sezione dedicata al vino dove acquistare prestigiose etichette: il meglio delle produzioni toscane, dal Chianti, rigorosamente classico, al Brunello, dal Bolgheri al Nobile di Montepulciano. A pochi passi dalla macelleria, i Falorni hanno, infatti, dato vita a un’enoteca davvero straordinaria.
Qui, sotto un enorme soffitto a volte, sono conservate oltre 1000 etichette di cui 170 in mescita grazie ad un sistema di conservazione innovativo, brevettato dall’azienda, che protegge il vino dall’ossidazione. Ma la vera chicca, come se il resto non bastasse, è il piccolo caveau delle meraviglie che, in una nicchia antichissima scavata nella terra, custodisce preziosissime edizioni dei migliori vini del territorio.
Inebriati da tanta abbondanza, non resta che sostare per un assaggio al bistrò dell’Antica Macelleria nel cuore della piazzetta centrale, scegliendo tra taglieri, “fettunte con l’olio novo”, zuppe e tartare di vitellone. Sopra alla bottega in breve tempo sorgerà anche un piccolo albergo di sole 8 camere per innamorarsi di Greve in Chianti e non lasciarlo più!
Il segreto
Durante il suo periodo di permanenza a Greve, Vittorio Emanuele II ebbe una storia con la Bela Rosin, l’avvenente fornaia del paese, e dall’unione nacque un bimbo. Anni dopo, il Re decise di riconoscere il ragazzo insignendolo dei titoli di Duca d’Aosta e Mirafiori. Fu così che negli anni successivi Alberto Emanuele Guerrieri conte di Mirafiori, primogenito della Bela Rosin e figlio morganatico del Re d’Italia divenne proprietario di mezzo paese, inclusa la cantina storica oggi sede dell’Enoteca Falorni.
Info utili
Antica Macelleria Falorni
Piazza G. Matteotti 66
50022 Greve in Chianti, Firenze
Tel. +39 055 853029
Taglieri: 13 — 22 euro
Panini: 6 — 7 euro
Tartare: 13 — 23 euro
Zuppe e lasagne: 9 — 13 euro
Visita al Museo del Vino su prenotazione contattando l’Antica Macelleria Falorni o l’Enoteca Falorni