Nel cuore del Chianti Classico, il Castello di Fonterutoli, storico possedimento della famiglia dei marchesi Mazzei, è un affascinante wine resort dove vivere le atmosfere romantiche dei borghi medievali toscani e lasciarsi conquistare da una tradizione vitivinicola d’eccellenza.
Accoccolato tra i boschi e i vigneti collinari del Chianti, il borgo è noto anche come Castello di Fonterutoli in memoria dell’antico edificio medievale che dominava la Val d’Elsa, avamposto strategico nella lunga guerra tra Siena e Firenze sin dall’anno mille. Oggi la proprietà include, oltre alla bellissima Cantina Castello di Fonterutoli – Marchesi Mazzei, un wine resort diffuso con wine bar e il ristorante gourmet Osteria di Fonterutoli, perfetti per immergersi nelle atmosfere e nei sapori della Toscana più autentica.
Fonterutoli, che deve il nome all’omonima famiglia originaria di questi luoghi, divenne parte delle proprietà dei marchesi Mazzei nel 1435 a seguito del matrimonio tra Smeralda Mazzei, figlia di Ser Lapo Mazzei, “il sottil notaio” considerato il padre del Chianti Classico, e Piero Agnolo di Fonterutoli. I due non ebbero figli e, alla prematura scomparsa di Piero, la famiglia Mazzei ereditò l’intera tenuta sviluppando, negli anni, una produzione vitivinicola d’eccellenza.
Credo che abbatendovi a uno vino che fosse secondo vostra natura, non vi bisognerebbe altro medico a ritornarvi le forze.
(Ser Lapo Mazzei)
Fonterutoli mantiene intatto il fascino dei vecchi borghi medievali toscani, tra edifici in pietra e vicoletti che si diramano tra le case dei suoi 50 abitanti, tra cui artisti del legno, scultori e artigiani, e la villa padronale. Qui si trova anche l’archivio di famiglia con documenti che partono dal 1500 fino ai tempi più recenti, tra cui corrispondenze con le famiglie Machiavelli e Vespucci, testimonianze dell’importante storia della famiglia Mazzei.
Sino al 2006, quando è stata inaugurata la nuova Cantina Mazzei ai piedi del colle, il borgo ha ospitato buona parte delle attività vitivinicole, dal riposo in barricaia alla pressatura delle uve, che venivano svolte proprio in molti degli edifici oggi destinati al wine resort.
Questo piccolo mondo sospeso nel tempo offre 19 camere, che nel 2024 aumenteranno, nate dalla suddivisione degli appartamenti originali della famiglia e distribuite all’interno del borgo. L’interior design è stato curato dall’architetto Agnese Mazzei, già anima della cantina di design, che ha voluto enfatizzare l’accogliente atmosfera delle case di campagna nobiliari preservandone i dettagli antichi, come le travi a vista ed i pavimenti in cotto originali.
Ricavata da una vecchia stalla nella parte più alta del borgo, l’Osteria di Fonterutoli, aperta anche agli esterni, propone piatti preparati con ingredienti locali, freschi e di stagione, con un occhio di riguardo per la selvaggina che vive in azienda allo stato del tutto naturale. Ideale per un pranzo o una cena, durante le giornate più limpide offre agli ospiti un déhor panoramico per ammirare la Val d’Elsa all’ombra del gelso centenario.
Oltre all’Osteria di Fonterutoli, nel borgo si trova anche un delizioso wine bar, anch’esso aperto a tutti, e chiamato Società Orchestrale poiché proprio qui, un tempo, si ritrovavano gli abitanti del borgo dei villaggi limitrofi per dare vita a performance musicali e serate-concerto.
Oggi la Società Orchestrale è il luogo perfetto per un pranzo informale o un aperitivo all’ombra dei cipressi, magari dopo un tour in jeep o il trekking nella tenuta e tra gli stupendi vigneti circostanti. Qui è d’obbligo assaggiare le deliziose tapas fritte al momento, tra cui gli arancini con la selvaggina, le patate con il pecorino fuso o il Chianti burger, da accompagnare ai vini prodotti nelle tenute Mazzei, da Fonterutoli a Belguardo, nel cuore della Maremma, sino alla splendida tenuta Zisola in Sicilia.
Il segreto
Il borgo di Fonterutoli è protagonista di un’originale leggenda che svela l’origine del gallo nero come simbolo del Chianti Classico. Si narra, infatti, che all’inizio del XIII secolo Siena e Firenze, logorate dal conflitto per stabilire i propri confini, decisero di affidarsi alla sorte. Convocarono due cavalieri che avrebbero dovuto partire, ognuno dalla propria città, al primo canto del gallo: nel punto d’incontro dei due, si sarebbe dovuto segnare il confine. I senesi scelsero un gallo bianco, lo sfamarono ed ebbero cura di lui affinché fosse nella forma migliore per il fatidico giorno, mentre i fiorentini scelsero un gallo nero e gli negarono cibo e comodità. Stremato dalla fame il gallo nero cantò prima dell’alba, regalando al cavaliere fiorentino un notevole vantaggio. L’incontro tra i due avvenne, infatti, proprio a Fonterutoli.
Info utili
Castello di Fonterutoli
Via Giacomo Puccini 4
53011 Fonterutoli, Siena
Tel. +39 0577 735790
Camere: tra i 180 e 350 euro, colazione inclusa