Officina profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella
A Firenze, la farmacia più antica e affascinante d'Europa

Nel cuore di Firenze si trova luogo davvero speciale dove il tempo si è fermato a quattro secoli fa quando, nel 1221, venne fondato il complesso conventuale dei frati domenicani, capolavoro del Rinascimento, che custodice ancora oggi una tradizione speziale unica al mondo.
Nel 1612, in via della Scala, venne ufficialmente inaugurata una delle profumerie ed erboristerie più rinomate al mondo, intitolata da Ferdinando II de’ Medici Fonderia di Sua Altezza Reale. Ancora attiva e perfettamente conservata in tutto il suo splendore, l’Officina profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella è davvero un’esperienza da non perdere.
Dai documenti storici si evince come già nel Trecento i Domenicani di Santa Maria Novella fossero conosciuti per produrre un’acqua di rose miracolosa, oltre a balsami, unguenti e pomate realizzate utilizzando le piante officinali coltivate nell’orto attiguo, i cosiddetti “semplici” da cui prende il nome l’orto botanico di Firenze noto come Giardino dei Semplici.
Non si può rifiutare la forza di persuasione del profumo, essa penetra in noi come l’aria che respiriamo penetra nei nostri polmoni, ci riempie, ci domina totalmente.
(Patrick Süskind)
Dall’ingresso della profumeria, un maestoso portone in pietra serena che riporta lo stemma dei domenicani, l’Officina profumo-farmaceutica si sviluppa in diversi ambienti.
La prima che incontriamo è la di Sala di Vendita, restaurata a metà Ottocento e arredata con imponenti armadi neogotici in noce, il cui bellissimo soffitto affrescato rappresenta i quattro continenti per celebrare la notorietà della farmacia nel mondo. Si pensi, infatti, che nel XVIII secolo i prodotti della farmacia venivano esportati persino in Cina e nelle Indie.
A seguire, incontriamo la Sala Verde che si affaccia sul giardino, costruita tra il 1335 e il 1337, che nel Settecento veniva utilizzata per ricevere ospiti illustri servendo loro ricercate specialità come l’Alchermes, la China o la cioccolata, allora molto di moda. Oggi ospita una collezione di ritratti dei vari direttori che si susseguirono dall’apertura dell’Officina in poi. Dalla Sala verde si accede all’Antica Spezieria, oggi trasformata in Erboristeria, che ospitava originariamente la Sala di Vendita.
L’ambiente è caratterizzato da armadi Seicenteschi che fanno bella mostra dei prodotti e da un importante soffitto decorato in stucco, risalente al Settecento, dove compare un tripudio di animali fantastici, nastri, festoni e elementi botanici. Da qui si prosegue verso la bellissima Sacrestia dove si conservavano le acque distillate.
Riccamente affrescata, la “Stanza delle Acque”, come veniva chiamata al tempo l’aromateria, riporta le storie della passione di Cristo dipinte da Mariotto de Nardo tra la fine del Trecento e l’inizio del Quattrocento e splendidamente restaurate nel 2012.
Il percorso si sviluppa ulteriormente nella sezione museale, nelle cantine di stoccaggio, nella tisaneria e nella distilleria che guardano l’antico giardino botanico dei frati, aperto in occasioni speciali. Stupende le collezioni di strumenti antichi, alambicchi e vasi da farmacia realizzati dalle ceramiche di Montelupo, da Richard-Ginori e da Chini.
L’Officina, oltre a produrre le proprie linee di fragranze per la cura del corpo e della bellezza, ha dato vita anche a raffinate signature collection come quella sviluppata per la Spa della Suite dell’Hotel Savoy, e ospita ciclicamente installazioni d’arte contemporanea come Blooming in Paradise di Felice Limosani, un’opera immersiva visitabile gratuitamente fino al 29 febbraio 2024.
Il segreto
L’attuale Sala di Vendita, un’antica cappella dedicata a San Niccolò di Bari protettore della nobile famiglia fiorentina degli Acciaioli, venne donata ai frati da Dardano Acciaioli in segno di riconoscenza. Pare infatti che il nobiluomo soffrisse di una malattia di origini sconosciute e che l’unica cura fosse l’uva ursina, apparentemente impossibile da recuperare in quel periodo dell’anno. Quando i domenicani lo vennero a sapere, raccolsero il medicamento dal proprio giardino e lo portarono a Dardano che in breve tempo guarì dal suo male. Fu così che per ricambiare il gesto il nobiluomo contribuì alla realizzazione della cappella “per comodo degli infermi”, un locale adiacente all’infermeria che consentiva anche ai malati di seguire le funzioni religiose.
Info utili
Officina profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella
Via della Scala 16
50123 Firenze
Tel. +39 055 216276
La visita al negozio è gratuita, mentre per visite guidate e tour privati consigliamo di contattare direttamente l’Officina del Profumo di Santa Maria Novella.