La Premiata Fabbrica nel cuore di Prato dove, tra collaborazioni couture e spettacoli teatrali, dal 1858 nascono i biscotti “blu” più famosi del mondo, gli unici celebrati da un museo e persino da un francobollo dedicato.
Nel centro storico di Prato, la Premiata Fabbrica Antonio Mattei, più che un forno, è una vera istituzione cittadina che dal 1858 produce artigianalmente i biscotti più famosi della Toscana diventati, anche grazie all’iconica confezione blu, testimonial della città in tutto il mondo.
Il laboratorio dei celebri “biscotti di Prato” non ha mai cambiato indirizzo e da quasi due secoli si trova nella centralissima via Bettino Ricasoli, a due passi da piazza Duomo e dalla Cattedrale di Santo Stefano dove si trova anche il frequentatissimo negozio aperto al pubblico.
Il nostro sacchetto blu ha girato tutto il mondo, portato in omaggio dagli industriali pratesi in rappresentanza della nostra città e delle sue eccellenze.
(Elisabetta Pandolfini)
Non appena si varca la soglia, si viene travolti da un irresistibile profumo che ricorda quello dei dolci sfornati “dalla nonna” alla domenica. Suggestioni autentiche, poiché le ricette del biscottificio non sono mai cambiate nel tempo, mantenendosi fedeli alla perfetta alchimia creata da Mattei e oggi portata avanti dai quattro fratelli Pandolfini: Francesco, responsabile della Produzione, Marcella, all’amministrazione, Elisabetta, che cura la comunicazione, e Letizia che si occupa della bottega e del museo, impegnati a proteggere questa preziosa eredità con amore.
Quella della Premiata Fabbrica Antonio Mattei è una storia di passione e di successo che cresce insieme ai suoi protagonisti: dal fondatore, che con tenacia e tanto lavoro fu capace di dare vita ad un sogno, al suo successore, Ernesto Pandolfini, che qui iniziò la sua carriera come garzone di bottega per arrivare, nel 1920, a rilevare interamente l’attività tramandandola prima al figlio e, oggi, ai quattro nipoti. I loro due ritratti in bianco e nero spiccano affiancati sulla parete centrale del negozio per raccontare questo bellissimo sodalizio.
La fabbrica, agli albori, produceva principalmente pane e pasta, mentre i dolci infatti venivano tradizionalmente sfornati solo alla domenica. Quando la gestione passa a Ernesto Pandolfini, la produzione dolciaria viene progressivamente incrementata, diventando l’attività primaria. Oltre ai biscotti di Prato classici con le mandorle, con le nocciole, con pistacchi e mandorle o con il cioccolato, la linea include altre specialità come i Brutti Buoni e la famosa torta Mantovana.
I “biscotti di Prato” sono stati chiamati così per distinguerli dai cugini cantucci, la cui ricetta originale venne messa a punto sempre da Mattei e grazie alla quale ricevette premi e addirittura una menzione speciale all’esposizione universale di Parigi del 1867. Mentre la ricetta dei cantucci prevedeva l’aggiunta di anice, i “Biscotti di Prato” contengono invece solo mandorle e altri quattro ingredienti: farina, zucchero, uova e pinoli. Questi piccoli capolavori vengono preparati artigianalmente, utilizzando solo materie prime selezionatissime e fornitori storici di fiducia come Antinori per il Vin Santo. La maggior parte dei passaggi viene ancora eseguita manualmente, come ad esempio la scocciatura delle uova, per mantenere quell’equilibrio unico che ha reso così famosi i prodotti del biscottificio a cui, nel 2016, è stato dedicato persino un francobollo.
Buoni ma anche belli e contraddistinti da un packaging davvero unico nel suo genere: il blu delle confezioni classiche è stato, infatti, registrato e nel 2019 Pantone ne ha riconosciuto a Mattei l’utilizzo esclusivo. Un fatto degno di nota considerando che c’è solo un’altra azienda al mondo a potersi vantare di tale pregio. Si pensi che tutti i sacchettini vengono legati a mano dagli esperti pasticceri che lavorano “dietro le quinte”, inclusa la special edition alle mandorle caramellate salate realizzata per il progetto Dispensa della Gucci Osteria, che spicca in questo dolce “mare blu” con il suo rosa caratteristico.
Anche le confezioni regalo sono bellissime, dalle cappelliere, che omaggiano le confezioni vintage utilizzate negli anni ’30 e ’40, alle latte da collezione disegnate dagli illustratori fiorentini Simone Massoni e Ilaria Fallosi che annoverano nel loro portfolio collaborazioni con Montblanc e Church. Tutte le confezioni sono acquistabili anche nello shop online del biscottificio.
Una storia così ricca che, per festeggiare i 160 anni di attività, è stato deciso di aprire un museo per raccontarla. Aperto al pubblico e visitabile negli orari di negozio, si trova a due passi da via Tornabuoni nel quadrilatero più celebre di Firenze. Qui è possibile curiosare tra memorabilia, oggetti vintage, lettere e macchinari d’epoca, magari dopo aver assaggiato il caffè del negozio, a detta di molti uno dei migliori della città.
E se volete continuare a sognare, potete guardare su YouTube lo spettacolo teatrale Il Sogno di Ernesto, girato proprio all’interno del laboratorio di Prato, in cui si narra la storia di un giovane Ernesto Pandolfini che dal fronte di guerra sogna di tornare a casa per riorganizzare e riaprire il suo amato biscottificio.
Il segreto
La prima latta della collezione realizzata dal duo creativo Massoni e Fallosi è datata 2016, da lì ne sono state prodotte altre 3, di cui l’ultima serie chiamata Tosca in omaggio alla Toscana. All’interno dei bellissimi disegni progettati dagli illustratori, così per gioco, sono stati nascosti tantissimi simboli e numeri “di famiglia”. Come, ad esempio, nella latta Clara cè un babbo nascosto, pressoché impossibile da notare se non per i membri della famiglia Pandolfini.
Info utili
Biscottificio Antonio Mattei
Via Bettino Ricasoli 20/22
59100 Prato
Tel. +39 0574 25756
Biscotti di Prato alle Mandorle: a partire da 7,50 euro (confezione da 250 grammi)
Biscotti special edition Gucci Osteria con Mandorle caramellate salate: 20 euro (confezione da 250 grammi)
Latte e cappelliere: a partire da 13,50 euro (confezione da 200 grammi)
Confezioni regalo: a partire da 32,90 euro